L'aglio, pur essendo un prodotto ampiamente usato in cucina, è spesso poco apprezzato a causa del suo particolare gusto e intenso aroma.
Tante volte capita di sentire: “l’aglio non lo mangio perché mi da fastidio il suo odore” oppure “non mi piace, non lo digerisco”.
Che piaccia oppure no, consumare quotidianamente l’aglio fa bene grazie alle sue numerose proprietà; a confermarlo è l’indagine pubblicata su un articolo del Journal of the Science of Food and Agriculture: assunto quotidianamente, nelle diverse soluzioni (aglio in polvere, estratto di aglio invecchiato, olio di aglio) è in grado di ridurre i trigliceridi e il colesterolo cattivo (LDL). Gli enzimi dell’aglio, infatti, facilitano la scomposizione dei grassi che assumiamo con l’alimentazione.
Il suo straordinario potere deriva dalle sostanze che lo compongono: alliina, aminoacidi, steroidi, adenosina e allicina. Grazie a questi elementi, l’aglio diventa molto più di un semplice prodotto alimentare, assumendo le caratteristiche di un vero e proprio farmaco dalle proprietà straordinarie. In Cina, ad esempio, le sue doti curative erano note sin dal 500 d.C.: esso veniva impiegato per alleviare gli effetti di raffreddori, tubercolosi, dissenteria, disturbi digestivi. Oggi tendiamo spesso a sminuire l'importanza dell’aglio ignorandone le proprietà. Gli studi condotti su questo prodotto alimentare hanno dimostrato che le sue capacità curative sono numerose: è un anti-infettivo e anti-microbico, stimola le difese immunitarie, agisce come antiossidante e disintossicante dell'intestino, svolge funzione terapeutica e di supporto alle terapie per malattie quali la trombosi, l'ipertensione, l'arteriosclerosi, riduce la glicemia e il colesterolo.
Come per tutti gli alimenti, però, non bisogna mai eccedere con le dosi e tenere conto dei possibili effetti collaterali quali: nausea, vomito, gastrite. Inoltre, se ne sconsiglia l' uso in caso di reflusso esofageo, in caso di piastrine carenti e quindi a coloro che possono essere a rischio di emorragie o che soffrono di emofilia, alle donne in gravidanza e in allattamento, e infine, per chi affetto da cirrosi epatica. Prestare attenzione alle controindicazioni può non essere sufficiente, gli amanti dell’aglio, prima di poter preparare dei piatti succulenti e poter trarre delizia dal suo aroma unico, devono tener conto di un altro aspetto fondamentale che è la provenienza. Essa infatti ne garantisce la qualità e la genuinità.
Non sempre è facile sapere da dove l’aglio provenga e se sia stato prodotto senza l'utilizzo di pesticidi. Vi invitiamo, pertanto, a stare attenti alle etichette e a consumare solo i prodotti di cui conosciamo la provenienza.
A tal proposito, possiamo menzionare una cooperativa che ha fatto dell’aglio il suo punto di forza e permette a tutti di identificare la provenienza dei loro prodotti di qualità.
Stiamo parlando dei produttori di aglio rosso di Nubia, una piccola frazione di Trapani nella quale si coltiva l’aglio prestando molta attenzione alle tecniche impiegate.
Esso è conosciuto in tutta Italia e non solo per il particolare colore rosso porpora che caratterizza le tuniche dei bulbilli, ma soprattutto per il suo elevato contenuto di allicina (superiore rispetto alla media). Siamo stati presso questa cooperativa per scoprire di persona le caratteristiche che hanno reso ”l’aglio rosso” famoso in tutta Italia.
I soci della cooperativa agricola Rossonubia (Rosalba, Vito, Gianni, Nino, Gino e Vito) ci hanno raccontato dell’inizio della loro avventura di coltivazione manuale dell’aglio, le date salienti sono state principalmente due. Nel 2002 hanno ottenuto il riconoscimento di Presidio Slow Food e nel 2008 hanno brevettato un nuovo modo di presentare l’aglio, “il canestrino” ottenendo il premio packaging come confezione ecosostenibile ed ecocompatibile. La piccola intervista che abbiamo condotto ci permetterà di approfondire meglio alcuni aspetti che caratterizzano la loro produzione.
Come avete deciso di dar vita ad una cooperativa?
“Prima della nascita del presidio fornivamo un’offerta frammentata dei prodotti, successivamente ci siamo resi conto che attuare un’unica proposta commerciale poteva essere vantaggioso. La nascita del canestrino ha segnato l’inizio della nostra cooperativa”.Quali sono le caratteristiche del vostro prodotto, differente da quelli in commercio?
“L’aglio di Nubia che noi coltiviamo ha un alto livello di allicina, diverse analisi lo hanno dimostrato, inoltre prestiamo attenzione al suo bulbo originario affinché non ci siano contaminazioni con altri tipi di aglio. Per la coltivazione seguiamo un disciplinare che ci impone di attuare un’ agricoltura attenta alla salute dei consumatori e alla natura stessa. Solo seguendo procedure molto rigide, siamo in grado di garantire un prodotto finito eccellente”.Che metodi di coltivazione usate e come viene preparato per la vendita?
“La coltivazione è di tipo tradizionale, ci rifacciamo alle antiche pratiche di lavorazione, quelle usate dai nostri nonni, infatti, la semina e la raccolta sono manuali. Avvalendoci di queste tecniche, l’aglio può essere raccolto secco conservando il massimo delle proprietà organolettiche. Le macchine non garantiscono questo risultato. Una volta raccolto segue altre due fasi di essiccazione al sole, prima e dopo essere stato intrecciato”.Come è nato il canestrino da voi brevettato?
“ Il canestrino è nato nel 2008 quando abbiamo ricevuto l’invito a partecipare al “Salone del Gusto”. Ci è stato richiesto un prodotto che fosse ecosostenibile e di aspetto gradevole, così abbiamo ideato un tipo di confezionamento privo di packaging e in grado di accontentare le esigenze di mercato. La confezione con quattro teste d’aglio è maggiormente richiesta delle tradizionali trecce”.Se un privato volesse acquistare il vostro aglio, quale procedura dovrebbe seguire?
“ Basterebbe recarsi nelle nostre aziende a Nubia. L’aglio rosso di Nubia viene esportato sia al nord Italia, nei vari supermercati, che in Svizzera. E’ possibile inoltre contattarci tramite il nostro sito http://www.agliorossodinubia-produttori.com/”.
Dopo aver parlato a lungo di questo prodotto naturale dalle eccezionali qualità, vi forniamo la ricetta tutta siciliana che ci è stata fornita dalla cooperativa intervistata. Si tratta di un primo piatto tipicamente estivo, i cui aromi stuzzicheranno il vostro palato.
Ricetta pasta cu l’agghia (pasta con l’aglio)
Ingredienti per sei persone:
500 gr di pasta
5-6 spicchi di aglio di Nubia
1kg di pomodori
100 gr di mandorle pelate e tostate
1 mazzetto di basilico
1 o 2 foglie di menta
Olio extravergine di oliva
Sale qb
Pepe nero qb
50 gr di pecorino stagionato o parmigiano
Procedimento:
In un mortaio abbastanza grande, pestare l’aglio spellato e privo di anima, il basilico e le mandorle. Aggiungere il sale, il pepe e il pomodoro a pezzi senza buccia e senza semi. Aggiungere l’olio e al momento di servire la pasta, grattugiare il pecorino e guarnire con foglie di basilico fresche.
Cristina Marrone
Fonti:
http://www.farmalem.it/vi.
Journal of the Science of Food and Agriculture 2012
http://www.agliorossodinubia-produttori.com/